La terapia sessuale di coppia è un aiuto che può risultare fondamentale in una grande varietà di situazioni: il calo del desiderio è solo uno dei tanti esempi di motivi per cui si può ricorrere a questo approccio. Lo scopo della terapia non è unicamente quello di eliminare sintomi funzionali specifici, come per esempio l'eiaculazione precoce, l'impotenza o la difficoltà a raggiungere orgasmi, ma anche quello di agevolare e stimolare l'apertura del desiderio: è chiaro, infatti, che un accesso al desiderio più ampio è in grado di favorire lo sviluppo di un impulso differente, maggiore o comunque migliore. L'erotismo, in sostanza, non ha a che fare unicamente con la capacità di arrivare all'orgasmo, con le erezioni e con la potenza sessuale, ma è prima di tutto uno strumento di crescita personale, individuale e persino spirituale.
Il compito di una sessuologa, dunque, è quello di intervenire per fare in modo che la sessualità si apra e diventi il più possibile liberale e piacevole, tale da instaurare una perfetta armonia con l'aspetto fisico. Una sessualità che dovrebbe essere paritaria ed autodeterminata, vera e spontanea, emotiva e personale, intima e totalmente priva di vergogna.
Per il benessere di una persona nella dinamica di una relazione di coppia, l'intimità e la sessualità sono elementi fondamentali, in quanto coinvolgono, in modo diretto o indiretto, concetti o fenomeni quali la libertà di esprimere i propri stati d'animo, la condivisione, la disponibilità ad aprirsi all'altro, l'accettazione delle differenze rispetto al partner, la voglia di non sottrarsi al rischio di soffrire. Quello che si concretizza è uno scambio emotivo: e, trattandosi di uno scambio, non può che essere reciproco ed interattivo, tale da coinvolgere tutte e due le parti in egual misura. Ma quali sono le peculiarità di un rapporto di coppia? L'apertura, che è già stata menzionata, non può fare a meno della fiducia, ma anche della volontà di fare in modo che l'altra persona sia coinvolta nel proprio vissuto.
Certo, per una coppia non sempre le cose vanno nel verso giusto, e la comparsa di momenti critici e di situazioni di stallo è quasi fisiologica: durante circostanze del genere, il rischio che l'intimità sia compromessa è alto e non può essere sottovalutato, ma ciò non vuol dire che la parola "fine" sia dietro l'angolo. Anche perché le crisi possono essere determinate dalle ragioni più diverse, come per esempio l'organizzazione di un matrimonio, l'inizio di una convivenza, la ricerca di una gravidanza che non arriva, la nascita di un figlio, una promozione sul lavoro, un fallimento professionale, un lutto in famiglia, il trascorrere del tempo, l'invecchiamento, un problema economico, e così via.
Tanti possibili eventi critici, dunque, ognuno dei quali può esercitare un'influenza diversa e avere un impatto differente sul rapporto sentimentale e sul legame di natura affettiva che unisce i due partner. Ecco che la terapia di coppia, e più in generale una consulenza psicologica fornita da un esperto, ha il merito di garantire un valido aiuto che può favorire un miglioramento della comunicazione, una gestione più semplice dei conflitti o, appunto, una maggiore gratificazione dal punto di vista della sessualità.
Non bisogna sottovalutare le origini psicologiche delle disfunzioni sessuali: che si tratti di vaginismo o di un disturbo del desiderio, giusto per fare due esempi molto diffusi, è importante indagarne le ragioni. Anche, magari, con il supporto della terapia cognitivo - comportamentale, che può prevedere l'assegnazione da parte del terapeuta di mansioni sessuali, vale a dire esercizi da svolgere come se fossero compiti a casa.